Riscossione tributi: come risolvere le criticità con l’Agenzia
Agendo tempestivamente è possibile risolvere eventuali criticità con l’Agenzia delle Entrate – Riscossioni (Ex Equitalia).
Quando si sente parlare di Agenzia delle Entrate – riscossione (ex Equitalia) si pensa al peggio, si ha paura di perdere tutto, di non avere le forze necessarie per risolvere il problema: si ha un debito, si rischia con la casa dove si vive, con i soldi sul conto corrente, sul frutto di sacrifici di anni.
Eppure è sempre possibile fare qualcosa, purché si informi per tempo, non appena si ricevono comunicazioni da parte dell’Agenzia, un professionista che possa cercare la soluzione più adeguata per chi è rimasto coinvolto.
Non sempre si può dire: io non ho i soldi, come devo fare a pagare il mio debito?
Bisogna, invece, capire che un professionista del settore, con una competenza specifica in materia, può sicuramente essere d’aiuto, ma ciò che conta è il tempo, sapere che il professionista deve essere contattato presto, non quando la somma pretesa è diventata enorme per via degli interessi, delle more, delle spese.
Io mi sono sempre interessata di procedure legate alla risoluzione delle problematiche debitorie dei consumatori, sia senza intraprendere cause dinanzi al Tribunale o al Giudice di Pace, sia, quando ho ritenuto che fosse il caso, assistendo il consumatore dinanzi all’Autorità Giudiziaria.
Parto sempre dalla premessa che è sbagliato ignorare gli atti che ci invia l’Agenzia delle Entrate riscossione, ex Equitalia. Sin dal primo, è necessario pensare alla risoluzione dei problemi, anche perché ci vorrà tempo, ma l’Agente per la riscossione troverà il modo di riscuotere quanto dovuto.
Sono abituata nel mio lavoro ad incontrare il mio assistito una prima volta per ascoltarlo ed esaminare i documenti con cui viene richiesto il pagamento di somme da parte dell’Agenzia delle Entrate (cartelle di pagamento, pignoramenti presso terzi, pignoramenti immobiliari, fermi amministrativi). Insieme, esaminiamo quale può essere la soluzione più utile per poter salvaguardare il patrimonio dell’assistito. Questo è possibile sia per le parti private che per le aziende.
E’ mio costume spiegare sempre al cliente quale sia la strategia difensiva migliore per ottenere dei risultati, perché sono convinta che si possa sempre intervenire in qualche modo.
A questo punto, presento al mio assistito preventivo di spesa per l’attività che andrò a svolgere, perché è importante informare l’interessato preliminarmente del costo dell’attività professionale e delle difficoltà che la procedura presenta. Una volta accettato il mio preventivo di spesa ed affidatomi l’incarico, inizio ad entrare nel vivo dell’attività.
Se ritengo che la questione possa essere discussa con il Concessionario, mi reco presso la sede di Agenzia delle Entrate – riscossione con il mandato sottoscritto dal mio assistito e, dopo aver esaminato la posizione dello stesso con i consulenti lì presenti, propongo una possibile soluzione, sulla base di quanto riferitomi dal Cliente e sulle sue disponibilità economiche. E’ evidente che ho promosso istanze di rottamazione e istanze di rateizzazione, al fine di poter godere della cd. “definizione agevolata”.
Non sempre è possibile risolvere la questione stragiudizialmente.
Qualora, ci siano problematiche diverse, che attengano al merito o alla forma degli atti che provengono da Agenzia delle Entrate – riscossione ho portato avanti le cause dinanzi alla Autorità Giudiziarie, sia Tribunale che Giudice di Pace.
Infatti, l’atto che riceve il presunto debitore dev’essere perfetto nella forma, dev’essere stato preceduto dalla notifica di atti prodromici, deve esporre in modo chiaro quali sono le pretese debitorie vantate, i criteri di calcolo utilizzati per addivenire alla cifra richiesta in pagamento. Dev’essere caratterizzato, cioè, dalla estrema chiarezza e comprensibilità per colui che lo riceve, altrimenti sarà sempre possibile impugnarlo.
Ecco perché il punto di partenza per una buona difesa è sempre l’esame dell’atto ricevuto dal proprio assistito, perché questi possa esercitare al meglio il proprio diritto di difesa.