La tutela dei Diritti dei soggetti deboli

Sono un Amministratore di sostegno, vale a dire ho il compito di assistere, sostenere e rappresentare chi, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere in tutto o in parte al compimento delle funzioni della vita quotidiana.

Svolgo questa funzione su nomina dei Giudici Tutelari del Tribunale di Bari, ma anche da parte di privati che si affidano a me personalmente per la cura degli aspetti più delicati della loro vita o di parenti che mi scelgono per far seguire gli aspetti economici e burocratici di un loro caro, in situazione di difficoltà.

Posso dire che conosco gli aspetti dell’Amministrazione di sostegno a 360 gradi, perché sono stata nominata anche legale di fiducia dai parenti di beneficiari, magari contrari alla nomina di un soggetto quale Amministratore di sostegno, e anche in prima persona da un beneficiario stesso, contrario alla nomina di qualcuno che lo affiancasse nella gestione dei propri affari quotidiani.

Sono anche tutrice di persone incapaci di intendere e di volere, svolgendo il delicato compito di sostituirmi a loro nelle scelte di vita più importanti.

E’ una materia che mi appassiona molto, non esclusivamente legata alla figura tradizionale dell’Avvocato, sempre impegnato in cavilli burocratici. Infatti, è un tipo di attività molto dinamica, che mi permette di venire a contatto con realtà diverse e di sviluppare la mia attività in molteplici settori.

Sempre in materia di volontaria giurisdizione, ho seguito procedure per il riconoscimento di paternità, contribuendo anche con il mio intervento a creare tra padre e figlio un rapporto prima inesistente o, comunque carente.

Ho ricevuto incarichi per procedure di rinuncia all’eredità, accettazione di eredità con beneficio di inventario (consentendo all’erede di non pagare i debiti ereditari e i legati oltre il valore dei beni a lui pervenuti in eredità. Ho seguito anche l’accettazione dell’eredità da parte di soggetti incapaci (minori o interdetti) su autorizzazione del Giudice Tutelare.

Infine, sempre nel campo della volontaria giurisdizione, mi sono interessata di procedura di modifica delle condizioni di separazione e divorzio, assistendo il coniuge interessato fino al riconoscimento della propria pretesa.

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